Dal carteggio I° con Paolo Fresu

Tutto ebbe inizio circa un paio di anni fa quando, dentro l’America, mi trovai a tenere con Hobby Horse un tour condito da sessioni di insegnamento e pochissime ore di sonno. Credo fosse l’alba in quanto si era da poco conclusa la nostra lezione tenutasi tra le ore 07:00 e le 08:00 di quasi mattina, praticamente notte, in una scuola di Chicago. Tornato a casa con sommo anticipo sull’ora della prima colazione, scossi la neve che ancora sentivo sul cappello e non esitai oltre prima di scuotermi di dosso anche il pijama che solitamente usavo per uscire e rindossare così il pigiama che solitamente uso per non uscire. Mi incastonai sulla poltrona del salotto con la seria intenzione di sedermi ma non solo: ero deciso a trovare un’etichetta che potesse amorevolmente accogliere Seacup, creatura allor recentemente partorita dal mio cervello. Mi feci due conti e decretai: Sono indubbiamente una persona stimata da me come da molti altri che tuttavia non ho ancora ancora avuto il piacere di incontrare e che pertanto sono il probabile frutto della mia fervida immaginazione, posso dunque puntare alto e scrivere a Paolo Fresu. Quel che segue fu la nostra epistole digitale

“Buonasera Paolo,

 oppure buongiorno visto che la porzione di globo in cui mi trovo lunge ancor tanto dall’eclissarsi del sole. Lasciandomi alle spalle considerazioni eventuali riguardo a come il concetto di relatività possa abbracciare tutto, sino a relegare all’incertezza verbale la mia già sofferente dislessia nel decidere se cominciare questa mail augurandoti un buongiorno o una buonasera, vorrei ringraziarti per il tempo che impiegherai nel leggermi, se ne avrai. Prima di andare avanti vorrei tuttavia affermare ottimisticamente che prima o poi sarà nuovamente giorno, oppure notte e ciò potrà quantomeno scagionarci dal dubbio esistenziale con cui si è inaugurato questo carteggio.

Come per ovvie ragioni saprai già, ho recentemente composto la musica della medesima formazione che si esibirà nel festival di cui sei direttore. Vorrei chiederti se ti andrebbe di ascoltare ulteriore parte degli appunti al momento registrati. Sono personalmente molto innamorato dell’inedita esperienza che mi vede impegnato come compositore ma sono altrettanto cosciente di quanto questo sentimento possa farci vedere la bellezza più preziosa dove in realtà, per il resto del mondo, risiede qualcosa di superficiale. Il mio è il vantaggio degli innamorati! Non mi aspetto tuttavia che il mio entusiasmo sia condiviso, pertanto potrai essere sincero ritenendoti sollevato dall’omissione del giudizio complice che sarebbe lecitamente atteso da a un genitore o un buon amico, certamente non da un eventuale editore.”

“Ciao Stefano,

Produrrei il disco solo per la tua prefazione! 🙂

Sentiamoci ma soprattutto manda quello che vuoi, sapendo che ascolterò con grande piacere..”

Sono felice il tutto si sia concretizzato in una buona amicizia e con l’uscita di Seacup, dal 20 Novembre reperibile sia in CD che su tutte le piattaforme digitali.

Scrivetemi se desiderate riceverne una copia con i miei personali ringraziamenti.